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Dall’Asilo Infantile di Canonica d’Adda… alla Scuola dell’Infanzia paritaria “don Gaetano Annoni”

Il primo asilo infantile è sorto nel nostro Comune nel 1872 ad iniziativa del parroco di allora, don Gaetano Annoni, poi divenuto arciprete di Monza. Esso era originariamente ospitato in via Borgo Rampino (oggi via XXV Aprile), nella casa Rumele Cimbardi, e si reggeva sulla beneficenza privata. Tali notizie sono tramandate in una lapide murata, ora rimossa, che era collocata nell’edificio che successivamente per lunghissimi anni ha ospitato l’Asilo Infantile di Canonica d’Adda, edificio che oggi ospita il Centro Diurno Anziani.

Nel giugno 1878 decedeva certo dott. Giacomo Pasetti, che in paese aveva già legato il proprio nome alla fontana omonima e cioè al fosso di acqua perenne derivato da fontanili in località Fornasotto e che passa nell’abitato di Canonica d’Adda, costeggiando Viale Lombardia e Via Pontirolo (oggi totalmente tombinato). Con testamento olografo pubblicato nello stesso mese di giugno 1878, il dott. Pasetti così stabiliva: “Lego al Comune di Canonica d’Adda la piccola isola di fabbricato esistente in Via Maggiore, dove attualmente trovasi le Scuola Comunali Maschili e Femminili, coll’aggiunta degli altri locali attualmente affittati al fabbro Testa, da convertirsi, a spese del Municipio, per uso degli Asili Infantili ora caritatevolmente allogati in locali di proprietà della Sig.ra Ernesta Cimbardi”.

Il Consiglio Comunale deliberava subito di accettare il lascito Pasetti, ma prendeva atto altresì della difficoltà di adibire l’immobile ad asilo anche perché parte dei locali già ospitavano la Scuola Elementare. Nel frattempo, sempre ad iniziativa del parroco Annoni, veniva dato inizio alla costruzione di un nuovo edificio da destinare ad Asilo e Scuola Elementare: si tratta appunto dell’edificio posto in Via Locatelli, che per circa un secolo ha ospitato l’Asilo Infantile ed oggi è destinato a Centro Diurno Anziani.

L’iniziativa del parroco doveva avere trovato difficoltà di ordine finanziario, per cui intervenne una convenzione con il Comune in base alla quale quest’ultimo si assumeva l’onere di ultimare l’edificio, lo pagava interamente ed il parroco donava L. 6.000 quale contributo per il pagamento dell’opera. In definitiva il Consiglio Comunale, con delibera del maggio 1879, si appropriava del nuovo fabbricato, decideva di vendere i beni del legato Pasetti per asta pubblica e di usare la somma ricavanda, che risultò di L. 5.885, unitamente alla donazione del parroco Annoni, per il pagamento dell’intera spesa della costruzione.

Con decreto reale 20 giugno 1880 l’asilo venne eretto a corpo morale con la denominazione di “Asilo Infantile di Canonica d’Adda”.

Allorché fu realizzato l’Asilo il paese superava di poco i 1 .OOO abitanti. Appariva perciò a tutti evidente l’assoluta necessità, col decorrere degli anni, di realizzare una nuova costruzione che fosse più consona e funzionale agli scopi dell’istituzione.

Ciò fu valutato dall’Amministrazione Comunale in carica negli anni ’70, unitamente al Consiglio di Amministrazione dell’Ente, del quale, per statuto, il Parroco pro tempore è membro di diritto e, così come avvenuto per la costruzione del Nuovo Palazzo Comunale, la concreta possibilità della realizzazione si verificò con l’acquisto del terreno dalla ditta ICS, terreno sul quale la Parrocchia aveva diritto di prelazione. L’Ente però non disponeva dei fondi necessari per l’acquisto, e in questo caso don Anselmo Crespi anticipò la somma necessaria, in attesa che l’ente ottenesse idoneo mutuo, garantito dall’Amministrazione Comunale.

Acquisito il terreno, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, presieduto dall’avv, Giuliano Consonni, dette incarico agli stessi progettisti del Palazzo Comunale per la predisposizione del progetto. Nel frattempo vennero avviate le pratiche per l’accensione del mutuo necessario alla realizzazione dell’opera. Il mutuo venne richiesto alla Cassa di Risparmio dall’Asilo e garantito dall’Amministrazione Comunale, la quale, in cambio sarebbe entrata in possesso della vecchia sede. ll progetto originale prevedeva per la sua realizzazione un costo di circa L. 175.000.000, ma le note vicende inflazionistiche dell’epoca e le lungaggini dell’ente erogatore del mutuo misero in forte difficoltà gli Amministratori, che vedevano lievitare il costo dell’opera in modo vertiginoso.

Gli Amministratori dell’Asilo si trovavano nella situazione di dover trovare i fondi necessari o rinunciare all’opera, e allora richiamandosi alle origini si rivolsero alla popolazione tutta spiegando la situazione e invitando a contribuire per raggiungere la cifra necessaria. Si può tranquillamente affermare che in tale circostanza la comunità Canonichese ha dato il meglio di sé! Non c’è stata famiglia, impresa, azienda che si sia sottratta alla sollecitazione. La collocazione politica o ideologica non ha frenato lo slancio generoso che oltre a risolvere il problema economico testimoniava la grande condivisa riconoscenza per il servizio reso dall’istituzione attraverso i suoi oculati amministratori e attraverso l’opera educatrice delle Rev.de Suore.

I lavori vennero finalmente appaltati e l’opera realizzata con la direzione dell’arch. Carlo Ciocca. L’Asilo venne inaugurato, con la partecipazione della cittadinanza l’8 dicembre 1983.

Per effetto di una Legge Regionale nell’anno 2000 l’ente gestore della scuola si è trasformato da Ente Morale a “Fondazione Asilo Infantile di Canonica d’Adda Don Gaetano Annoni”, e all’inizio dell’anno successivo ha ottenuto per la stessa dal Ministero della Pubblica Istruzione il decreto di Scuola dell’Infanzia paritaria, continuando così ad erogare il servizio reso alla cittadinanza come unica Scuola dell’Infanzia presente sul territorio comunale.

Nel 2007 il Consiglio di Amministrazione della Scuola, valutate le necessità e le opportunità del momento, ha deciso, di concerto con l’Amministrazione Comunale, di ampliare il servizio della scuola, istituendo la Sezione Primavera per accogliere i bambini dai due a tre anni.

La struttura, nata per la sola Scuola dell’Infanzia, non aveva spazi idonei per svolgere tale attività: la Fondazione ha proceduto, quindi, alla progettazione e alla realizzazione dell’ampliamento della scuola. Il costo dell’opera si è rivelato molto elevato. La Fondazione, non avendo beni propri da alienare per coprire i costi e non avendo mezzi economici sufficienti, è dovuta ricorrere all’accensione di un mutuo ipotecario, che sta avendo un peso finanziario notevole sulla gestione economica della scuola, anche perché nel frattempo i promessi contributi e gli adeguati finanziamenti da parte della Regione Lombardia e dal Ministero per la Pubblica Istruzione per la gestione di detta attività (e anche della stessa Scuola dell’Infanzia) sono andati progressivamente scemando. Gli amministratori si impegnano per risolvere tale situazione, ma le risorse sono sempre scarse, nonostante la continua collaborazione ed il continuo confronto anche con le Amministrazioni Comunali che nel frattempo si sono succedute.

Nonostante tutte queste vicende la scuola continua comunque ad erogare i suoi servizi alla popolazione residente sul territorio comunale (ed in parte anche ai residenti di comuni limitrofi), cercando di offrire sempre una servizio di adeguata qualità e sempre più rispondente alle esigenze del territorio, rimanendo al contempo fedeli al progetto originario di promozione della persona umana, e del bambino in particolare, così come voluto dai padri fondatori.

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